Intime lacrime di pioggia in un giorno d'estate
Seduto assorto nella mia stanza,
immagino tramonti
che irrorano il mio pensare
dei loro bagliori rossastri.
È questa, spesso,
una ginnastica dell'anima,
che somiglia volutamente
a una penitenza sfuggente;
là intime lacrime,
come fossero
tenue pioggerellina d'estate,
inondano la mia mente
d'una opaca oscurità ,
molto scarsa di ricordi,
ma capace di portarmi
fuori dalla mia realtá, scaraventandomi brutalmente
nella confusione perpetua
della mia penosa infanzia
per altro non vissuta.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo 70N poet‐ambassador t.d.r.