Adesso che i tuoi passi
ridestano il selciato
di mie stagioni vive
avido vigili
al prezzo del distacco
la luce tenera
e in volto io
precipito lo specchio
lontano quanto ieri
nel fondo dei vent’anni.
Si fonde musica e colore
‐ intrecci di memoria ‐
l’infanzia vivida
montessoriana
al cappelletto rosso
che poggia al ciuffo chiaro
l’appena accolto
in classe nuova
con le manine a porgere la cesta
dell’offertorio.
26 marzo 2017
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