Ho passato ore e ore
a barcamenarmi fra i limiti,
a rastrellare alibi da equilibrista,
a inchiodare il mio sentire.
La notte e il giorno
a dondolare fra vecchi incubi,
a correggere i miei ritorni
a sistemare sogni impalliditi.
Ora invento nuovamente
e creo le mie nuove parole
per esserci, per provare ancora
anche a sbagliare.
19 marzo 2007
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