Io, nacqui

Colori d'immenso affrescano i viali del mio vaneggiar tra i sogni. Ti guardo Mondo e mi farai morir di risa ( Cesare Moceo ) Nacqui nella polvere e nella povertá sballottato tra il maestrale e lo scirocco tra i soffi freddi della fame e i venti caldi della dignitá all'ombra di un indaffarato orgoglio a inveire contro la tirannia esotica dell'invidia e del suo tanfo dolciastro che infettava la mente agli uomini incapaci di trovare un equilibrio che accontentava tutti Nacqui tra la puzza di marcio arruginita in quell'orgoglio putrefatto che copriva l'innocenza dell'infanzia e riempiva i cuori e le anime Piaghe a trascendere quella comprensione che nessun pianto è riuscito mai a guarire É per questo che scrivo . Cesare Moceo poeta destrierodoc @ Tutti i diritti riservati