Io non chiedo
Io non chiedo che di sì fatte spoglie
sia data all'esordio ben altra patria
o che fra le lingue mi sia negata
quella che cara agli arcani miei padri
carezzò docile le nostre rive,
ne tanto meno chiedo ch'invano
fra i morosi indomati s'innalzi
‐ quale udire è più dolce s'il cor
è a parlar con il suo mesto accento?‐
D'Enea lo struggente e amaro pianto
pel tetro fumo ch'in alto vira
com'il faro d' un cattivo augurio.
ma ahi, come limpido un tempo il ricordo
pareva luccicar d'oro prezioso
par solo ai ricchi templi eretti agli Dei!
E or che resta d'una gloria passata
se non questi mal conservati resti
in balia di certi ingordi corvi:
passan razzia come fosse pulizia