Io ti cucino mentre danzi intorno
Io ti cucino mentre danzi intorno
agli occhi del meriggio
e l’aria sfoglia sfiati di basilico
e menta dai tuoi baci di lampone
e la tua pelle al sole
scintilla come nettare di prugna
ai morsi della sete.
Gli acini acerbi spiano dal lume
della pergola gote d’albicocca,
labbra gonfie di zucchero d’anguria.
E sfrigola l’erbetta cipollina
e bevo, bevo ancora dal mortaio
le mandorle che spremi.
Ma presto farà notte
e metterai al sole il tuo guinzaglio
e io rimarrò nudo
al buio e in bocca il vuoto
d’aceto dolce
di mele e l’alito di vino.