Isaac

Ho lasciato sul letto
il vecchio corpo
con la vecchia pelle
i vecchi odori
E lo scheletro di
tutte le convinzioni
passate

Il viso che ho
è tela bianca
con cicatrici qua e là
Ci sono le storie 
e le maree 
mi rubano il sonno
Le cene solitarie 
i calici imbevuti
La saggezza dei piccoli dettagli
E parole che mangiano  terreno
e ripulito soffiano leggere

Dritto in faccia
ho guardato la tempesta
temprante 
queste carte  mischiate
del fato

Abbiate cura della vostra follia
Portatela a spasso sino a farla urlare

Così che il cielo
somigli di più
Alla stoffa
Dell’anima