Kalymnos

Tu che con le undici  sorelle  tue
Dall’Egeo, il greco mar, ridente affiori, 
Tu che appellò Ovidio latin isola
Dai boschi ombrosa e il cieco Cantor
Delle tre Calydnae una, per me tu 
Sei qual allor tu fosti  nell’affacciarti
Alla vista mia, vision che all’animo
Respir dava e alla mente il pensar:
Nell’aria profumi intensi d’erba
Aromatica ch’al nome del re greco
Chiama bianche spiaggie colore
Blù del mare che a antiche fatiche
Dolorose volge: giù sui fondali
Vite lì in colonie fisse pescate tolte
E poi da man ruvide ma sapienti
Morte mutate in soffice materia
Che qui in ogni dove al visitator
Fan bella mostra o Kalymnos:
Isola del basilico e delle scure spugne!