L'alacrità

La mediocrità più non alligna
ché dipartita s'é la nuvolaglia
dacché Aliseo di sua impronta degna
in uno con costanza la sparpaglia.

Qual sol ch'improvviso levasi a levante
sgretola lesto quella cupa coltre
e manifesta sempre più saliente
la visual che va in alto e oltre.

L'equanimità così tant'invocata
ch'eternamente si credea perduta
esserre d'intelletto ha riscovata
e di sua mano ognuno l'ha riavuta.

In tal vivente sveglio,nobile e lesto
che di dolcezza colma ogni suo gesto
parmi veder la rondinella mastra
che costruisce il nido da maestra.

Questi s'affanna,vola,becca,impasta
e d'architetto la casa costruisce.
Indi, giace: Altra non ha conquista
giacché suo oprare esperto lì finisce.

L'altro, il volitivo, nel fare sfonda
e pria ch'abbia conchiuso nuova n'inventa,
sagacemente in mente d'atri affonda
solerte il pensier suo ch'altrui diventa.