L'altra

Peccato generato dal tuo io, solo e sofferente,
a cui è mancata quella parte della mela appagante la vita.
Bieco fato maledetto, che ha giocato con te stesso,
raggirandoti ed offrendoti una vita alternativa,
una scelta dal sapor di libero arbitrio, forse imposta,
a cui ti sei concesso erroneamente,
sottraendoti colei, per te, creata, l'alter ego femminile,
a giudizio del tuo cuore e della mente.
Spirito in simbiosi assoluta, lungamente atteso
e al fine arrivato, a saziar la completezza che mai c'è stata.
Nascosta nel sito della tua anima in fervore,
forse la tua condanna infernale, se poco vale amare,
or relegata nel tuo solo paradiso.
La donna che avrebbe dovuto appartenerti, per diritto esistenziale,
quella che avresti tua voluto e amato per la vita.
Vite parallele, sconosciute alle altrui coscienze,
che, ad un tratto del cammino, vanno a scindere il connubio preesistente,
finendo a intersecarsi con l'altra opposta,
per unirsi finalmente, come probabilmente era scritto, dall'inizio.
Il destino vile si è stancato di giocare,
dà l'idea di volersi riscattare.
Che sia un demone oppur Dio, non sai asserire,
ma di certo sai che non intendi rinunciare ancora all'altra,
che sa leggere il tuo cuore e la tua mente,
che ti è entrata dentro l'anima, come mai alcuna prima.
Come pure hai fatto tu, per farti amare,
da lei che ti appartiene adesso e resta lì, paziente, ad aspettar col cuore in mano,
che tu spezzi le catene del passato, liberando il tuo presente,
acciocché renderti giustizia per un viver trascinato ed insensato
maturando la coscienza del diritto ad essere felice.