L'amor e... varie cose
L'amor è vacuo ‐ si sà ‐ talor
profano; è malandrino, subdolo e assai infingardo:
[ei] protende i suoi artigli a tutte l'or,
guai se lo guardi cogli occhi del codardo;
ed ancor è volubile, altero
e capriccioso; è fantasioso:
il vile colpisce, il forte o il fiero,
nell'arco d'un momento malizioso
eppoi via andrà l'amor che viene
quello mai venuto arriverà;
ed il cor ferito guarirà dalle pene:
ma il sano è sicuro che non s'ammalerà?
L'amore è d'una madre silenziosa
che in silenzio soffre per la prole rumorosa
mai s'aspetta un fior neppure una rosa...
soltanto spera e s'aspetta ogni buon cosa.
L'amor è della sposa di bianco vestita
che in un giorno speciale si marita;
lasciandosi dietro infanzia e gioventù
ma con se portando corredo, grazia e virtù.
L'amor è d'un figlio per la madre
giovane o anziana, in vita o in morte
poco importa: è amor duro e forte
più dello spilorcio tempo e delle ore ladre.
L'amor è del vecchio per la vita
così del giovin per l'avventura:
entrambi sfogliando van la margherita,
per l'uno senza foglia, per l'altro duratura:
l'amor è per bellezza di cui ci si compiace
quasi che non debba mai svanire:
ma questa poi tutta d'un colpo tace
senza speme di dover rifiorire (caducità).