L’anima sceglie il suo doppio
poi chiude la porta.
Celata ad estranee presenze
serra le imposte come fossero pietra.
Da quel punto
non fa più paura la morte
la passione cammina danzando
leggera
sullo scricchiolio della scala
il silenzio un fedele mansueto compagno.
La sua voce è un’eco
alle domande risposta
soluzione al dubbio
certezza all’incerto.
L’anima sceglie il suo doppio
di fronte allo specchio
con la prima pennellata di neve sui capelli
e un riflesso d’ombra al suo fianco.
30 marzo 2014
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