L’aria si volge a inverno
basse le cupole
lui rimane lui va
si vede aprire il varco
‐quale? quale lo spazio
di seta buia
dove lui scivola
trattenuto respiro
e silenzio. In un lago
di abisso, inviolabile arcano.
Una pace. Il flutto sai
l’ha voluto per mano, limpido
e solo, come discendesse a te
a tutto il bene, una tinta di neve
che all’universo implode
e ritorna, dolcezza.
27 marzo 2019
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