L'Artigiano Insolente
M''imbatto di tanto in tanto in uomo nero
che mai nell'affermar le cose è veritiero;
racconta le panzane e par sincero,
quando lo scopri dice: No! Io non ero.
Lui di professione è grand'artigiano
e nel ricucir le pezze ha buona mano.
Per lui il tempo , però, trascorre invano,
mai consegna in tempo alcun pastrano.
Il peggio non è tanto l'esser tardivo
quanto il comportamente offensivo
chè quandanco l'intervento è decisivo
d'ogni sensibilità si resta privo.
La sfrontatezza ch'a resta totale
tanto ch'astrafottenza appare uguale,
però, per lui, quel comportar resta normale
tanto ch'afferma: Be! che c'è di male ?
Si stringe forte per i nervi il petto
e forte l'ira esplode al suo cospetto
ma d'uomo, tosto, è lui sol un ometto
che mi disarma col suo sorrisetto.
Indi che fare con un tal villano?
Gli stringo, disgustato, ahimè! la mano
ma giacchè il pensiero vola all'uomo nano *
l'abbraccio e dico: Aspetto il mio pastrano.
- Da poco.