L'asino di Thugga
Maestose si estendon della vecchia Thugga
le rovine di civiltà di tempi morti antichi, qui
si aggiran pieni di curiosità sotto il calor
del sole di turisti stuoli, il capitolin tempio,
al favor di Giove Giunone e Minerva eretto,
gode tra di lor di particolar ricerca e studio,
e poco lontan di lì in un prato di rovi di sterpaglie
un asin sonnolento a quel vociar della curiosa
lì vicina gente indifferente bruca tra i sassi
a la fame lenir sua e indifferente pur par di capire
a quello che fu lì splendido passato come lo fu
quel bigio suo fratello carducciano al progresso
verso a quella sbuffante vaporiera che fuggia:
che asini son il vecchio o il nuovo per loro cambia
poco ma solo esser dell’uomo sempre in sudditanza