L'indemoniata

 
Che fosse indemoniata da tempo  sospettavo
sguardo torvo occhi luciferini brutta faccia
quel parlottar maligno tra se e se della gente
sconosciuta al suo passare del buio amante
della scura notte dei temporali e grandini
incurante della scrosciante pioggia lampi
tuoni la facevan gioire si ancora incerto
sospettavo la conferma all’improvviso ieri
lontan dal vial condominiale soffiava le foglie
un povero omarino a questo incaricato e nell’agir
tre foglioline sì tre tre  foglioline proprio
a cader vanno sulla soglia del cancello suo:
urla urlacci gesta movimenti strani da questa
poi il malcapitato fissa e dopo tre parole strane
gli punta un dito e quello ecco in terra cade sì
in terra cade e li vi riman riman morto stecchito