L'indovino
Presto diventa sera,
la speciale intensa
meta,
direzione nel morbido incantesimo
mordendo
la stupida sorpresa,
spezzando
la durezza incolta della terrainventata
di erba cementata,
dove il corto indovino
mastica la palla di neve.
Dove la mestizia
impallidisce lune lontane,
prendendo le solitarie luci
(minime
divisioni dell'occhio dolente)
traspare di colmo indugio,
il lento girare dello sguardo.
della solitudine in barella,
trascinata di statue
immote
e inani
difronte a tanto battere
di petto bastardo,
prodotto imbandito
alla tavola sparecchiata
della nostra umanità
Sporca la notte
di buio imbandito di cere
e candele
scivolose lungo le vie
delle processioni innaturali
e preghiere ostili