L'inferno, il clown e il destino
Io so benissimo com'è fatto l'inferno,
a tratti, mi cammina dentro ogni giorno,
è l'essenza delle mie luci,
m'ha costretto e ancora mi costringe ai viaggi più scomodi.
Ora, posso continuare a camminare e a fumare,
posso fermarmi al primo bar colmo d'occhi sconosciuti,
bere ed imbrogliare ...tutto d'un fiato il veleno,
e posso piangere,
e posso ridere ogni volta che mi ritrovo seduto sopra le montagne del mio passato,
io che so benissimo com'è fatto l'inferno,
posso adesso, scegliere da solo il mio destino.
Ho fatto tutto alla mia maniera,
sta scritto anche in questo brano che da ore ed ore ascolto,
e Frank Sinatra continua a dirmi:
“per che cosa è un uomo? Cos'ha ottenuto se non se stesso?
Allora non ha nulla per dire le cose che davvero sente, e non le parole di uno che si inginocchia; la storia mostra che le ho prese e l'ho fatto alla mia maniera”.
E adesso basta con questa blasfemia,
io vedo per ora solo una città fatta di clown,
una strada piena di pagliacci dal trucco triste,
un trucco inevitabilmente finto,
lo stesso trucco che sciolgo questa sera lavandomi sotto la pioggia.
Io so benissimo com'è fatto l'inferno, e adesso posso scegliere da solo il mio destino.