L'infinito
Il suo tutto,
quel cuscino poggiato sul letto,
circondato,
acciocché rimanesse,
nell'abbraccio perenne.
Il suo capo reclino,
nella posa dormiente;
sul suo viso assopito,
un sereno riposo,
nel cingere sogni e speranze,
cimentandosi in eteree danze;
dimensione irreale,
in assiduo conflitto al reale.
Nel tenerlo ben stretto,
si cullava tra sogno e realtà:
suggestiva altalena,
alienante la mente,
proiettata oltre il tempo e lo spazio,
tra timore e coraggio.
Era il tutto,
quel cuscino poggiato sul letto,
che piegava le labbra in un dolce sorriso.
L'infinito,
stringea nel suo abbraccio deciso.