L'insonne blu

Offerte le membra alla liquida notte
il sadico assillo del nonsenso 
mi sgranocchia il cervello
coi suoi denti smaltati di scherno

Sotto il mio artico sudario
non sento più i piedi 
e dimeno meningi 
dentro un famelico vuoto ondoso

La paura che il filo del sonno 
non voglia mai più ricucirmi all'immobile sponda, 
sbriciola la rotta delle mie pupille
sputandomi esausta 
al di là di una gelida aurora
ove mi spargo 
minuziosa nel nulla.