L'Istrione

 

 

Con sintonia cosmica
Il sornione istrione
Detta i tempi della gara
Al piccolo branco allo sbando
Che si adegua
Come quella bianca giumenta
Addormentata nella stalla
"Del non lavorare".

Il Mio maestro dice che:

"Non conviene al padrone svegliarla,
Tanto meno che lei si svegli,
Per il bene comune…"
E così il gruppo
O meglio il branco
Delle gallinelle in metamorfosi
Vestono le piume del gallo
Con la cresta dei magnifici quattro

E precisamente in:

Vecchia" padovana"
Che più non cova
Ma rumina insidie
E sorrisi lenti e cadenzati;

Ruspante pollastrella trita pensieri
E non solo quelli,
Ma anche emozioni
Non di certo trascorse
E tuttavia sanguigne
E con gli occhi di un cuore fanciullo
Proiettati verso il futuro;

Dolce colombella
Missionaria di pace,
Ma essendo una donna,
non è una santa;


L’Arpione Istrione!
Vero gallo del pollaio!
Uomo Lupo mancato
Nelle notti di plenilunio
Del mese di agosto.

Morale della favola:

"Il branco si erge a padrone
Burbero e cattivo
Sino all'alba dello sparpagliamento
Poi ci pensa e ripensa
Si anima nel corpo
Pur rimanendo branco
Che ha rubato e frodato
Sentimenti, stipendio e futuro!