L'Oppio dei popoli
Sulfura polvere, prossima esplosione disegna la premonizione di una benvenutra Distruzione. Sboccia urgente, nasce prepotente l'umano Rumore. Verso, vomito di un'anima persa nella contemplazione dell'errore. Frutto di pura perversione e Odio per il Mondo, per l'Umano. Misantropia, integrale dimostrazione di tale premonizione, divora gli spiriti più alti. Morìa dominante in una nuova epoca di Annichilimento totale. Insano è tutto il nostro possesso. Insano è il bisogno, la fame. Il mondo impone oggi un nuovo comandamento: "Odia, più che puoi odia chiunque vuoi". Il prossimo.. sarà solo il prossimo nemico. E noi, noi figli della libertà, odieremo il susseguirsi degli eventi con l'amore e l'orgoglio d'esseri superiori. Brucia, brucia per noi, figli dell'immortale Idea, furiosa fiamma d'amore. Questo non è il nostro posto. Questo è il vero errore che per tutta l'esistenza abbiamo, con forza e bramosia cacciato. Il vento e il mare la terra e il fuoco coglieranno le nostre ceneri nell'epica conclusione di questo viaggio. Indefinita nostalgia. Lei è qualcosa in me, parte della mia memoria tanto della mia follia, e di quel poco d'umano in me rimasto. Testo tratto dalla raccolta "Versi dell'Io volante"