L'Orchestra delle Iene

Tra le strade sottolineate dal crepuscolo,
dove l'ombra danza sulle pietre scure,
si snoda l'orchestra delle iene,
sguardi affilati, denti acuminati,
là dove il mistero incontra la voglia.

Vivono come note in disarmonia,
suonano una sinfonia di selvaggia follia.
In cerca di carcasse d'opportunità,
navigano le vie dell'oscurità.

Sensibili predatori di desideri celati,
ironia nei loro occhi gialli riflessa,
una danza di risate taglienti,
intensi istinti di sopravvivenza impressi.

Nelle notti in cui la luna è complice,
cadenzano il ritmo della loro danza,
un'arpa di fame, un flauto di bramosia,
iene in sinfonia con l'oscurità.

Argomentano con gesti furtivi,
tra le pieghe del mondo, invisibili,
hanno fame di più, sempre più,
così scivolano tra le ombre, senza virtù.

Dedico questa poesia agli erranti,
che come le iene cercano il loro cibo,
non giudico, ma osservo il loro gioco,
chi sono coloro che vivono così?

Forse cercano amore, forse vendetta,
in questa danza notturna di segreti,
le iene sfiorano la vita con denti affamati,
alla ricerca di risposte, nel buio nascosti.