L'uomo
non vive d'amore,
nè di comprensione,
ma
di effimero potere
e di sopraffazione;
uccide
il suo simile
l'uomo,
poi
con un fiore
al feretro
ostenta dolore.
Dal mio libro "Accenti d'amore e di sdegno"
Pellegrini Editore ‐ Cosenza 2004
8 dicembre 2005
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Il politicante per arrivare al potere ricorre all'inganno, alle simulazioni, alle astuzie. La sua vita è piena di frodi, che dopo essere arrivato al potere cerca di camuffare. In ogni politicante c'è un Proteo, che all'occasione cambia il suo abito o la sua lingua. Il motto del politicante è: "Ipocrisia innanzitutto, ipocrisia soprattutto ". Il politicante è un baro; infatti, quando arriva all'apice del potere, anche le sue frodi e i suoi falli gli sono attribuiti come gloria.
Da " Accenti d'amore e di sdegno " Pellegrini Editore Cosenza 2004