L'urlo della coscienza
Giungesti a me
come un miracolo,
levarci alle stelle
nel silenzioso vagar
nella notte sotto
un cielo fatato,
un attimo dell’infinito
amore, sentii bruciar
dentro di me la passione,
affidai al silenzio
della notte le tante paure,
la natura che mi circondava
addormentata cullata
dalla ninna nanna
del vento, sentii suoni
incalzanti, un tepore
mi avvolse in un tripudio
di sensi, stralunato
sognai confuso vidi
rilucere il tuo splendore
in una miriade di sensazioni,
pulsioni vibranti nel trasalire
del cuore, per te scrissi
una poesia, anima che mi
togliesti il respiro mi sentii
bruciare, l’urlo della coscienza
fa eco dentro di me, sentii
il peso della solitudine
in una quiete d’altri tempi.