L’Urlo Silenzioso della Giustizia

Ombre implacabili, Erinni vendicatrici,
figlie della Notte e del pianto di Gea,
con chiome di serpi e occhi di fuoco,
guardiane inflessibili del Tartaro.

Alete, Megera e Tisifone,
tre nomi che incutono terrore,
tre volti di un'unica furia vendicatrice,
che punisce i crimini e le ingiustizie.

Urla laceranti fendono l'aria,
fruste di vipere flagellano le colpe,
artigli di ferro dilaniano le anime,
nella morsa inesorabile del loro furore.

L'Erinni inseguono i peccatori,
le loro grida disperate riecheggiano negli inferi,
brama di vendetta alimenta la loro corsa,
una caccia senza fine, una punizione eterna.

Ma le Furie non sono solo creature di vendetta,
sono anche le custodi dell'ordine cosmico,
garantiscono la giustizia e l'equilibrio del mondo,
punendo chi trasgredisce le leggi divine.

Nella loro furia c'è un ordine primordiale,
un'ineluttabile forza che ristabilisce l'armonia,
un monito a non oltrepassare i confini del lecito,
a non cedere alle tentazioni del male.

Le Furie, figure archetipiche della mitologia,
incarnano la forza della giustizia e del castigo,
una potenza oscura e temibile,
ma necessaria per mantenere l'equilibrio del mondo.