La Ballata Della Rabbia
Un solo pensiero per trattenersi
che sfugge via da una logica lubrificata,
laddove vi è solo del vuoto dei 1000 palazzi ersi
al levar di sicurezza ed ogni cosa è detonata;
e cercar nelle macerie materie ancora acerbe
se "tutto si trasforma" sotto al controllo che si annulla,
mi dipingo come sono realmente dinanzi le urla
creatura d’orgoglio castiga il noi “vivente” imberbe.
Ho espulso le emozioni sudando
il rancore arrancato stavo sedando,
chi senza ragione si impone
ragione anche al pollice s’oppone.
Tremano i denti freddi di male umore
avevo le certezze di non provare oltre niente,
i battiti pulsano mai così fieri dentro al rotto cuore
la vendetta, il sentimento meno logoro di umana mente.
Degenerazione figlia della morte e dello stupore vero
impariamo la rabbia ancora prima di capirne l’effetto,
saturazione di un mondo che vede bianco o nero
distruggiamo l’amore ancora prima di capirne l’affetto.
Nei gironi di milizie e di umiliazioni
bolgie di demoni folleggiano in testa,
la preda predetta così si manifesta
solo una flebo a soffocare pulsioni.
Tutto quello per cui ho lottato mi ha reso violento
Lo sputo è come un bacio assai meno lento,
La circostanza mi ha reso combustibile di me stesso pregno
Se di me non rispondo più niente, te ne spiegherò dopo il senno.