La beatitudine della solitudine
È sera inoltrata
quasi notte
In questo buio senza luna
me ne vado assorto
nella mia solitudine
senza fronzoli
e senza disperazione
facendo la somma
delle mie primavere
e guardando
col naso all'insù
a quegli attimi in cui
il Cielo terso
punteggiato di stelle
procura agli occhi
visioni di assoluta felicità
E così mentre passeggio
non provo astio per alcuno
per questo mio voler andar da solo
che in questa mia vita
è diventato desiderio del cuore
un sentimento clandestino
per continuare a riconoscermi
anche se arido di parole
ma indissolubilmente idilliaco
e carnale insieme
che non aspetta altro che vivere
senza paura d'eremitaggi
.
Cesare Moceo destrierodoc @
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