La bella delle brutte
In un paese, in piazza,
un gruppo di bigotte
facevano gracidio
da branco di ranocchie,
come tali anfibi
loro grazia è pari.
Però se lor sembianze
sono ignote alla bellezza,
le loro linde anime
non indulgono alla stoltezza,
così che le loro brame danno compensazione
di pregiata dote di cui hanno assenza.
Da focoso amore sempre agitate
ogni occasion di "fallo" mai è trascurata,
anche se esso (evviva !) è fallo del prete!
Non mandano a vuoto una loro giornata.
Tra gracidante gruppo
una vedovella affranta,
che della rana ha il più marcato aspetto,
con fedeltà canina presidia la canonica
e con calor di gatta cura la sacra tonaca.
E al defunto marito, già da vivo becco,
requiem in memoria,
alla vedovella gloria!