La benedizione del Padre

E non parlo e sorrido

pensando alle mie debolezze
divenute tali ora

insensate nel mio sprecar pensieri

nel rimprovero donato

dettato da finte corazze interiori

a questo mio far miserando

intriso di penosi silenzi
e d'occhi satolli di lacrime

a erompere di pianto celato

per rispetto alla mia dignità di padre
e all'onore d'accettarne i tormenti

Va' per il tuo lavoro e lasciami quì inquieto

ad ascoltare la melodia del mare e il suo lamento

violentato da sentimenti e angosce

a impormi pazienza e conforto
e aridità di pianto

nel sorriso del mio dolore

...e che Dio ti benedica
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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