La bestia
Il mese mariano, a tutti é noto,
riempie le mangiatoie del lor vuoto;
sia d'erba che di fiori e pur d'ortaggio
avea scarsezza, però, quel mese di maggio;
assai pur'acqua quell'anno ne era poca
ch'ogn'essere vivente averla invoca.
E, allora, Iddio ch'é bontà infinita
avea dilemma: a chi non dar la vita?
Egli, Dio, avea già stabilito quanti
viventi in terra essere presenti,
indi correggere specie potea di qualità
senza, peraltro, muoverne la quantità.
Fu così che nel fare degli asini la conta
alfin non rendere a nessuno onta
una unità la trasformò d'aspetto
lasciandogli di bestia l'intelletto.
Nacque, così, quell'essere corrotto
ch'accaffato posto d'elemento dotto.
Mostra d'umano tiene sol la scorza,
ogni suo atto é belluina forza.
Porcara prima e yena fu di poi
d'onta cosparge a ognun dei suoi
ché sua esistenza pari é a bubbone
tiranna come di Fère fu Giasone.