La calda luce della mia solitudine

Scrivo,
mi spoglio d'ogni furore,
mostro al Vostro vivere
la mia Interiorità,
offrendoVi il destino
con cui Ella sorseggia
la mia nudità.
Là, in quel mio stare,
vivo la compagnia
delle anime a me care,
presenze silenti
a condurmi al mio esser Cesare,
a godere appieno della mia intimità.
Là mi sazio di gioia
e di composita bellezza,
di palpiti color rosso acceso
e di pudore,
di meditazioni e di tormenti.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r