Poesia
La carestia
Rifulge ancor di più figur del Santo,
in quel periodo cui fame è sovrana
che gente storpia, povera e malsana
ha cuor trafitto ed occhi sempre in pianto.
Loco ferace che in primizia ha vanto,
or arso e spoglio, par secca fontana
che ha perso il getto per rottura strana,
perciò la speme è di Francesco il manto.
E notte e giorno, a Dio Sue preci Ei volge,
perché a cotanta povertà dia taglio,
e che a tutti nulli tale travaglio.
Ode l’ Eterno l’accorata prece,
e a stanche membra dà ristoro e pace
e di Sua carità ciascuno avvolge.