La città che brulica

Le otto del mattino: la città brulica nel gelo di gennaio, e un cielo di piombo grava sui destini nell’ora frenetica che incenerisce il tempo, e un empio rombo d’incubi affumica i pedoni alla fermata nell’attesa del nulla… Ma io cerco invano tra i volti il tuo profilo, poi l’inquietudine un poco si ottunde in una livida caligine, e tu sei l’ombra della mia solitudine.