La cometa

Quel mio amore per lui aveva ali di cera

lunghe le ali sembravano eterne

battevano il cielo sicure, sfioravano picchi,

puntavano al sole con nervature nervine.

Fuse le ali ormai mi ricrescono dentro,

soltanto ora perdute mi diventano vere,

e ai cuori incauti grido: la passione è un fantasma

troppo importante, uomini, per potersi incarnare.

Chiomate vaganti comete di Halley, presagi

disastri prodigi che infiammano e gelano il sangue,

nessuno osi fissarvi, si arrischi a sfiorare

coaguli di pura lontananza – morgane.