La danza del mare

Aspetto
davanti all’esibizione della natura e
atterro stanca sulla cima della mia vita.
Non ci sono onde
che si sfidano con gli scogli.
Tutto è calmo, leggero.
Tacito.
Vivo la bellezza di un istante
tuffato nella sua semplicità e
affondato nella mia mente.
I raggi di questo nuovo sole, così strano e mansueto
raggiungono le acque cristalline.
D’improvviso
formano rubini d’argento
sul suo mantello di lacrime confortate
e di sorrisi esauditi.
Sembrano minuscole stelle
che iniziano
il loro incantevole spettacolo
trasformandosi
in divine vestaglie bianche
che ballano al suono della musica del mare.
Adorano suscitar sensazioni
di armonia incandescente
negli osservatori stupefatti.
Poi giacciono
come donne innamorate,
abbandonate
al tepore di un dolce fervore,
continuando a diffondere luce
nell’abisso di questo mondo serpeggiante.
Attenderò che la sera chiudi
il sipario di questo provino
di abbaglianti  e leggiadre ballerine,
come sere d’amore sognanti,
mai svanite
nel ricordo di chi le ha vissute.
Poi sparirò con loro,
rivestita da una coltre di languidi pensieri
che ondeggiano
come sirene evanescenti.