Là, dove il cielo non rischia la morte

 



Là, dove il cielo non rischia la morte
ma astro dopo astro si rinnova,
esisterà io spero un qualche lembo
nel quale ci si possa riparare.

Noi uomini a volte siam fatti così,
crediamo di domare ogni fiera
ma scontiamo il bisogno della frusta
ed accettiamo l’imprevista resa.

Cade, nel tempo, la lucente spada.
Lo scudo, adesso, è da adoperare
e diligenti nella fila indiana
si va tutti alla clemenza ambita

là, dove il cielo non rischia la morte.






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Anno di stesura 2008
Tratta da “Appena finirà di piovere” (Global Press Italia ‐ 06/2010 ‐ Prefazione di Angela Ambrosoli)