La gloria degli artisti
Ladri di parole, ombre senza volto,
si nutrono del genio altrui,
succhiando linfa da frutti non colti,
mentre il loro ingegno resta muto.
Come corvi neri su campi di neve,
calano silenziosi e rapaci,
trafugando idee, sogni e concetti,
per vestirsi di abiti non consoni.
Senza arte né parte, senza originalità,
si aggirano nel mondo come parassiti,
vampiri di creatività,
che prosciugano l'anima dei veri artisti.
Ma la loro fama è effimera,
una bolla di sapone destinata a scoppiare,
poiché la luce della verità non può essere offuscata,
e il plagio, prima o poi, verrà a galla.
I plagiatori saranno smascherati,
la loro nudità intellettuale esposta al pubblico ludibrio,
e il loro nome sarà marchiato a fuoco
con l'infamia del loro crimine.
Ai veri artisti, invece, la gloria imperitura,
il riconoscimento del loro talento,
la corona di alloro che solo il merito può conferire,
e l'amore immortale del pubblico.