La lucciola
È notte profonda.
Di lucciola una fievole luce
in un campo di grano
si accende, si spegne,
si accende, si spegne...
Per alterni contrasti
il mio sguardo la segue
nel buio, e penso
all’amore ed all’odio,
alla pace e alla guerra,
al bene ed al male.
Ma della lucciola, il sole
cancella, col vivo fulgore,
la debole luce.
Così anche questo mio
barlume di speranza
dell’amore senza odio,
della pace senza guerra,
del bene senza il male,
scomparirà, domani,
al levarsi del sole,
come la tenue luce
di un’esile lucciola
che vaga, ondeggiante
e leggera, di notte,
in un campo di grano.
‐‐‐ Empoli, martedì 12 giugno 1979 24h00’.