La luna di giorno

Ti vedo spersa
nell'acuto
azzurro
del cielo,
un pallido
disco
biancastro,
anonimo
e senza vita.
L'aspra luce
del sole
t'illumina
tutta,
ma non splendi.
Eppure,
tu sei
la stessa luna
che ieri sera,
chiara
nel buio
della notte,
facevi
dei sogni
la tua realtà.
Forse perché
non illumini
ma rischiari.
Tu non crei
luci ed ombre,
ma penombre
diafane
dove
si può sognare
liberi
dai confini
del vero.
Nell'abbandono
della notte
immobile
fai trovare
me stesso.
Non so se
il meglio di me,
ma certo quello
che vi è
di più intimo
e caro.

Da "Emozioni Perdute"