La Mendace

Emendati, pavido, per il male
che vai facendo e possa nel prosieguo
di vita altera frenare spirale
e coscienza del male sia diniego.

Non hai forse tu udito mai la voce
di nutrice che da dentro il sepolcro
prega e t’invita  non esser mordace
ma dell’amore estimatrice e fulcro?

Da dentro lo scuro avello t’invoca,
ti scongiura d’ essere meno dura
con chi ti fu assai tenero e t’evoca
il focolare e t’evoca le mura

dove entrambi furo, dove nutriro.
Il focolare che tutti scaldava,
le mura annerite tra cui crebbero
quando in Africa suo pensier  vagava.

Se la muta voce ancora non  odi
soglia non varcare di Casa di Dio
che i pensieri tutti sono presenti
a Lui che legge persino dentro l’io.