La meridiana
La meridiana sospettosa
dibattendosi sulla riga
nera
incrocio sublime
tra sole e buio
calcava forte
scollando
l'incisione meditabonda
sul fatto del tempo.
Tempo di scatti
improvvisi
ma lunghi
impazienti ordini
crimine incompiuto
desertico calcolo
rotolava ferito
sulla scientifica
scala distorta.
Ordine immateriale
su cui basare il sospetto
disordine concreto
su cui affilare lamette
Il tempo
geometrico e scaltro
appariva sottile
attraverso le mie labbra
la tua ultima
ombra leggera
sulla piega del mio polso
il tuo misterioso
ultimo
taglio di luce.