La meta

Vago silenziosa
nella piana desolata;
con passo incerto
cerco le tue orme
impresse nella grigia coltre
che si perde all’orizzonte.

Ma stanca è la terra,
confuse le impronte che l’assediano,
prono il mio corpo che si trascina…
e non c’è stella che guidi il mio cammino
né spalla o braccio
a cui aggrapparsi nel nero della notte.

E cammino…
le stelle sono mute
e la meta è sempre alle mie spalle.