La mia casa
Sono ritornata a guardare il cielo
ho sorriso dinanzi a tutte quelle stelle e a te
ti ho lanciato i miei pensieri come non ho smesso mai, stavolta ringraziandoti.
Ho riscoperto la speranza nella luce fioca che illuminava le tende, i vetri e gli infissi in legno.
Tra le fronde e il tepore della notte senza nome, con una canzone in lontananza ho acceso la mia serenità e sarà domani o non sarà
io ti penso adesso da questa casa in cui amo tornare, da cui mi piace ricordare non i giorni, non necessariamente i gesti, ma l'attitudine a sentire ogni elemento...
Tra le volte in cui ho sentito l'odore del mare e le altre in cui finalmente di tanta pace faccio tesoro, me ne sto.
Sembra Aria. Primavera
e non mi sento in gabbia.
Con la poesia e il buio ricucio le ali al tempo,
tutto è sgualcito, andato, ma ancora non del tutto perduto.
Ho voglia di restar così
che questo momento resti con me e nel mio intimo respiro.
Trema e vola la lacrima tanto attesa.
pronta alla fuga
girerà libera per il mio viso, antica via riarmata solo per questa notte di fata.
Mi riaccompagno a sperare vicina alle dita. Sussurro. Suono di un attimo. Sogno autentico. Lancio nel vuoto sino a rivivere qui con parole e penna dentro carta vecchia, libera con quel posto vicino al cuore, lì presente senza paura.