La mia giovane senilità

M'osservo nei miei anni
e comprendo come non sia
ancora arrivato il momento
di sottovalutarmi nella mia
essenza di uomo impavido,
che non si preoccupa
degli eventuali simbolismi
che potrebbero apparire
più importanti delle parole
e che anzi è sempre
in cerca di un equilibrio
che soddisfi il suo vivere.
E così vorrei che la mia anima
ne fosse alleggerita
sommessa di bontà
e gaia nei suoi orizzonti.
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Cesare Moceo 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r