La mia poesia da bandiera bianca
Nella sensazione istintiva
di una levata d'ancore
sento moti di devozione
per il Dio che non ho conosciuto
E scrivo per Lui e per me
per il mio e il nostro futuro
per chi è andato già via
e anche per chi è rimasto
Scrivo nel privato baldanzoso
di chi è approdato in terre sicure
a respirare l'odore del mare
anche se il mare non c'è
e mi riempio di dolcezza
in ambiguità d'espressioni
cercate apposta nella mente
a combattere guerre d'ironie
nelle vendette aspettate
spalmate del mio sorriso
come ornamento del piacere
e del perdono
.
Cesare Moceo
Tutti i diritti riservati