La mia vecchiezza...in rima

Scrivo d'impressionanti vacuità
a far peccar la mente ancor di vanità
e così lasciar andar il piacer
di schiuder l'anima al goder.
In questo aggovigliar di volontà
sento fermenti di libertà
a misurar dei sogni l'intensità;
e in quel turgor nascosto
abbraccio d'allegrie il mio posto
al profum intenso di selvatico mosto.
Lontano allor d'ogni peccato
vo' a accettarne il destino e il Creato.
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Cesare Moceo 69N di Cefalù poet‐ambassador @t.d.r