La mia voce vagabonda
Ci sono giorni
in cui la mia voce
si perde,
la cerco tra gli alberi,
nel vento,
nello spirito lontano
del mare,
nel suono surreale
delle campane,
nella memoria antica
del cielo
che ricorda i pensieri
lungo le strade.
Ogni parola per me,
diventa difficile
da catturare
dentro quel silenzio
che mi rimane,
un silenzio in cui sprofonda
la mia visione cambiata
del verbo amare.
Salgo sul treno della notte
per riportarla a casa,
la mia voce vagabonda
è scappata.
Poi ad un tratto ritorna
con Il cuore nell'ombra,
sembra stanca,
sembra ferita,
sembra aver urlato troppo
la parola "vita".