La montagna
Vecchio gigante dai capelli bianchi
testimone di questa terra verde
dove il tuo pianto gelido si perde
scendendo giù dai poderosi fianchi.
La tua ombra rapida mi agguanta
quando il sole si arrende alle tue spalle,
la tua mole torreggia nella valle
mentre la notte di nero ti ammanta.
Nel freddo del mattino già sei desto
al primo sole che pallido appare,
bianche nebbie ai tuoi piedi a riposare,
fumi diffusi per cui ancora è presto.
Col giorno che s’avanza nuova vita
si fa spazio in quest’aria adesso tersa
come cercando l’innocenza persa
di quell’età che subito è finita.