La Morte

Se crudeltate è Morte o s’e pietate
nessuno fino a ora l’ha mai saputo.
Sol si conosce che con sforzo alcuno
il forte leone abbatte e l’agnellino
e non si cura del ricco  potente
e nemmanco del misero e meschino
e tutti stende senza alcun rimpianto
e da sulla  terra elimina ognuno.

Là, dove giunge, non fa differenza
né di regnanti o poveri accattoni;
per essa tutti quanti sono uguali
e in egual maniera ghermisce ognuno.
Dinnanzi ad essa cede l’attacchino
come s’inchina pure il re supremo.
La secolare quercia strugge ed ingoia
e il sacro fusto d’odoroso alloro.

Non vale per fermarla oro o argento,
ignora il signore e il poverello:
Non guarda in faccia ne s’é brutto o bello
e il debole risucchia senza sforzo
comanco il forte atterra con un soffio.
Alfine  non è che affilata falce
che stende l’erba tutta sulla propria
ombra e inerte la ridona alla madre

Terra forse onde rinasca in vigoria
o allontanare dal terreno tormento..
Nessuno,invero, sa perché ghermisce;
se  per insita crudeltà o per pietà.
Un solo Libro tratta l’argomento
ma il contenuto arduo è interpretare.
Solo chi tiene fede e spera in Dio
sa e conosce ciò che non capisco io.